Diminuiscono i posti letto di Nefrologia alla Dulbecco, la denuncia di Aned: «Nuovo atto aziendale inaccettabile»
Il responsabile dell’associazione emodializzati Scarmozzino denuncia la riduzione dei posti a 14 e pone due domande al commissario dell’azienda ospedaliera Carbone e a Roberto Occhiuto
«Il nuovo atto aziendale della Dulbecco è inaccettabile per i crescenti problemi che aggravano la gestione dei pazienti nefropatici». Lo si legge in una nota di Pasquale Scarmozzino, responsabile Aned, in relazione alla recente approvazione da parte della Regione dell’atto aziendale dell’azienda ospedaliera universitaria Dulbecco di Catanzaro.
Si tratta del primo documento di programmazione della struttura ospedaliera dopo l’accorpamento. «Incomprensibilmente al presidio Pugliese sono stati ridotti i posti letto di nefrologia, da sedici a quattordici, mentre in dialisi i posti tecnici sono rimasti invariati, quindici, ma di fatto i pazienti trattati sono diciotto per turno più gli acuti, gestiti con invariato personale e in spazi più compressi. Al Mater Domini ci risulta il permanere di grave carenza d’organico nefrologico».
Nella nota Scarmozzino passa in rassegna quindi le criticità emerse dall’atto aziendale e rivolge due domande al commissario dell’azienda ospedaliera Simona Carbone e al commissario ad acta e presidente Roberto Occhiuto.
«Commissario Carbone mentre la popolazione è in costante calo demografico, i malati nefropatici sono in continuo aumento nel mondo, in Italia e in Calabria. Ecco i numeri di Aned in Calabria: nel 2015 la prevalenza dializzati era pari a 731 pmp, oggi è 840 pmp (per milione di popolazione). Dottoressa Carbone sa cosa vuol dire questo? Bisogna correre ai ripari implementando i posti di nefrologia per potenziare la prevenzione della MRC e gli spazi per nuovi posti di dialisi. Cioè l’opposto di quanto sta facendo!
Commissario Occhiuto, nel 2023, ha decretato una rete nefrodialitica con 16 posti letto al Pugliese, considerato già numero critico. Perché ora ha approvato l’atto della Dulbecco con la sottrazione di due posti letto di nefrologia? Dal 19 marzo, la XII Commissione parlamentare sta esaminando la proposta di legge di due suoi colleghi di partito, Giorgio Mulè e Annarita Petrarca, relativa allo screening renale proprio per prevenire l’aumento epidemico della nefropatia in Italia.
Malattia devastante e galoppante. Perché alla Carbone consente di contravvenire quanto decretato nel 2023 e in controtendenza alla buona pratica? Presidente sappi poi che per impedire aumento crescente di dializzati bisogna pure aumentare i trapianti d’organo che in Calabria ad oggi sono crollati: solo 2 trapianti renali rispetto ai 10 dell’aprile 2024. Siamo a - 80% secondo i dati del centro nazionale trapianto. Intanto, il dipartimento Salute che fa? Niente!
Aned non ci sta! Non ci sta e rigetta minacce legali per le denunce di carenze alla Dulbecco che qualificano ampiamente chi le ha rese. A noi tali minacce fanno onore! Denunciare è la nostra missione. È quanto ci è stato sollecitato e anche ringraziato il 18 marzo dalla on. Petrarca alla Camera dei Deputati! La Carbone per noi è solo temporaneo commissario Dulbecco, non proprietaria, mentre i pazienti nefropatici sono l’anima di Aned, ora e sempre!»