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20/11/2025 ore 11.46
Sanità

Frenare la fuga dei pazienti calabresi al Nord, Occhiuto firma l’accordo con l’Emilia Romagna

Il presidente della Calabria a Cosenza annuncia l’intesa che introdurrà tetti di spesa per ridurre la mobilità sanitaria. Sullo statuto regionale: «Adeguamento alla norma nazionale su assessori e sottosegretari»

di Salvatore Bruno

La notizia più importante il presidente della Regione Roberto Occhiuto l’ha comunicata lontana dai microfoni e nel momento di salutare medici e cronisti assiepati nella stanza del direttore generale Vitaliano De Salazar al piano terra del plesso dell’Annunziata dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza. Occhiuto, a margine di una visita rapida ma significativa nei locali dell’Unità Operativa di Cardiochirurgia, ha annunciato la firma della convenzione con l’Emilia-Romagna. Secondo quanto previsto dalla bozza trapelata nei giorni scorsi, prevede dei tetti di spesa ben precisi per limitare la mobilità sanitaria tra le due regioni.

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Nessuna volontà di smantellare l’Annunziata

Sui motivi della visita nel nosocomio bruzio Occhiuto ha aggiunto: «Ho voluto sincerarmi dell'avanzamento dei lavori svolti nel reparto di cardiochirurgia e fare un punto con il direttore generale De Salazar il cui lavoro, insieme a quello svolto dai suoi collaboratori, è stato straordinario. Non c'è alcuna volontà di smantellare l'ospedale dell'Annunziata – ha poi sottolineato - Certo va potenziato il rapporto con l'Università della Calabria che è già diventato foriero di tanti sviluppi positivi per la sanità di questa città. L’investimento sulla cardiochirurgia peraltro – ha detto ancora Occhiuto – testimonia la volontà di potenziare questo presidio».

La sensazione è che la presenza di Occhiuto lasci presagire la conferma dell’attuale manager anche per la fase di passaggio all’Azienda ospedaliero-universitaria che a breve sarà costituita. Peraltro proprio De Salazar ha già maturato una esperienza analoga a Roma. Il presidente della Regione ha voluto anche insistere sull’importanza che assumerà l’Annunziata nella prospettiva di una trasformazione in un poliambulatorio territoriale: «Nei pronto soccorso di tutta Italia ma in Calabria ancora di più, c'è spesso un improprio e inappropriato affollamento perché non esiste più l'assistenza territoriale. Noi dobbiamo potenziare l'assistenza territoriale. E costruire un polo dell'assistenza territoriale nel centro della città significa fare in modo che anche gli ospedali funzionino meglio».

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La modifica dello Statuto

Il presidente ha anche commentato il provvedimento di modifica per lo statuto iscritto all’ordine del giorno del consiglio regionale: «C’è una norma nazionale che consente l’incremento del numero di assessori e la previsione dei sottosegretari. Tutte le regioni si stanno adeguando e lo sta facendo anche la Calabria».