Fuga dal pronto soccorso di Lamezia Terme, un altro medico cubano abbandona l’ospedale senza preavviso
Dopo il caso del radiologo, è la volta della medicina d’urgenza. L’Asp di Catanzaro rescinde il contratto con il professionista che non si è più presentato in servizio senza fornire «alcuna spiegazione»
Questa volta non c’è stato nemmeno un sms di avvertimento. Il pronto soccorso di Lamezia Terme ha perso senza alcun preavviso un altro medico cubano che ha lasciato le corsie senza fornire troppe spiegazioni né dare il preavviso. È dall’ospedale Giovanni Paolo II che arriva una nuova defezione da parte del contingente di professionisti assoldati dalla Cittadella per rimpolpare le fila del personale sanitario, ridotto in Calabria a lumicino. Altri casi si era già registrati allo Jazzolino di Vibo Valentia, al nosocomio di Polistena e nell’alto tirreno cosentino.
Non si presenta al lavoro e con un sms annuncia che non è più in Italia, un altro medico cubano lascia la CalabriaLa notizia trova conferma in una delibera di recente adottata dal commissario dell’Asp di Catanzaro, Antonio Battistini, con cui si prende atto della cessazione del rapporto di lavoro. A settembre era stato un radiologo a far perdere le proprie tracce, questa volta un medico del pronto soccorso. Il professionista già da un anno svolgeva l’attività nel reparto d’emergenza-urgenza ma a fine ottobre non si è più presentato in servizio.
È il direttore del reparto ad annunciare l’abbandono sul campo: «Ha interrotto il proprio rapporto di lavoro con l’Asp di Catanzaro non espletando la turnazione assegnata, e non comunicando alcuna motivazione». Nel precedente caso, invece, il radiologo si era limitato ad inviare un sms per avvisare di non essere più in Italia.