La salute in attesa: nell’area di accoglienza del Pronto Soccorso di Trebisacce, anche l'accompagnatore rischia di diventare paziente
Assistenza medica eccellente, rapida e umana, ma l'area esterna è degradata e insicura. Pavimentazione sconnessa, buche segnalate con rimedi di fortuna e calcinacci pericolanti creano un forte paradosso
L'accesso alle cure d'urgenza presso l'Ospedale "Chidichimo" di Trebisacce presenta un forte e stridente contrasto tra l'eccellenza dell'assistenza medica interna e il palese degrado delle aree esterne. Chiunque si rechi al Pronto Soccorso si trova a vivere una dicotomia difficile da accettare. Una volta superata la prima vetrata, si viene accolti da un servizio sanitario di altissimo livello, rapidità di gestione, grande competenza e profonda umanità del personale. Eppure, l'area circostante di attesa offre uno spettacolo di incuria che mina la sicurezza di pazienti e accompagnatori.
Mentre il personale medico e infermieristico del Pronto Soccorso garantisce prestazioni sanitarie esemplari, con tempi d'attesa contenuti e una presa in carico efficace e scrupolosa, l'area esterna si rivela un vero e proprio percorso a ostacoli e un rischio per l'incolumità pubblica. Il percorso che dovrebbe condurre il paziente e i suoi accompagnatori verso l'assistenza medica è caratterizzato da evidenti segni di degrado. La pavimentazione è segnata da buche e sconnessioni, con ampi tratti dove i sanpietrini risultano posati in modo precario. In un punto particolarmente critico del percorso pedonale, la segnalazione di una buca pericolosa è affidata a un rimedio di fortuna, un secchio colmo d'acqua e rifiuti lasciato a terra per avvertire del pericolo imminente.
A questi elementi si aggiungono chiari segni di usura che interessano l'edificio stesso. Pezzi di travi e colonne mostrano ampie aree di calcinacci sbrodolati, segnale di una manutenzione non adeguata o di problemi strutturali irrisolti. A completare un quadro già preoccupante dal punto di vista della sicurezza fisica, si riscontra anche un deficit igienico. La presenza di escrementi di piccioni è ben visibile in diverse aree, un dettaglio che, in un contesto sanitario, risulta particolarmente stridente e solleva interrogativi sulla salubrità degli ambienti esterni ad alta frequentazione.
La somma di queste problematiche strutturali e igieniche crea una situazione in cui chiunque si rechi al Pronto Soccorso, in particolare gli accompagnatori, corre un rischio concreto di infortuni accidentali. Questo forte contrasto, tra l'eccellenza delle cure e la precarietà del contesto esterno, evidenzia la necessità di un intervento urgente per riportare le aree d'accesso e perimetrali alla dignità e alla sicurezza che un presidio ospedaliero fondamentale come il "Chidichimo" merita.