Sezioni
Edizioni locali
16/12/2024 ore 16.38
Sanità

La sanità calabrese resta commissariata, non passa l’emendamento alla legge di Bilancio

All’esame della commissione Bilancio della Camera prevedeva un ritorno ad una gestione in parte ordinaria a partire dal 1° gennaio 2025

di l.c.

È stato dichiarato inammissibile dalla commissione Bilancio della Camera l’emendamento presentato alla legge finanziaria 2025 che prevedeva la cessazione del commissariamento della sanità calabrese a partire dal 1° gennaio 2025.

Il provvedimento era stato presentato come sub emendamento ad un testo riguardante, in particolare, misure per il servizio sanitario della Regione Molise a firma del deputato di Forza Italia Francesco Cannizzaro.

Nello specifico, si prevedeva «ferma restando la sottoposizione al piano di rientro in prosecuzione mediante programmi operativi, a decorrere dal 1° gennaio 2025 alla Regione Calabria non sono più applicabili le disposizioni di cui all'art. 4 del decreto legge 1 ottobre 2007, n. 157 convertito con modificazioni dalla legge 29 novembre 2007, n. 222. Dal 1° gennaio 2025 le funzioni del commissario e sub commissario in carica tornano nella competenza degli organi regionali».

La Regione Calabria è commissariata dal 2010, e da allora la sanità è gestita da commissari ad acta di diretta nomina governativa.