L’influenza si abbatte sugli ospedali in Calabria, in rianimazione anche giovani colpiti da insufficienza respiratoria
Il pronto soccorso di Catanzaro in questi giorni alle prese con un aumento degli accessi, qualche giorno fa il blocco delle ambulanze. In terapia intensiva pazienti intubati e tre in ecmo per l’influenza H1N1
La temuta ondata post festività natalizie ha travolto anche quest’anno i reparti ospedalieri alle prese con gli effetti immediati delle reunion familiari che hanno catalizzato la diffusione di infezioni respiratorie. I classici sintomi dell’influenza nei casi più gravi possono anche sfociare in disapnea, insufficienza respiratoria e miocardite. E ciò che sta accadendo in questi giorni ingolfando pronto soccorso e rianimazioni per ricoveri di pazienti anche in giovane età.
Ad esempio, il reparto di medicina d’accettazione e d’urgenza dell’ospedale di Catanzaro da giorni è sold out, anche i posti letto nell’osservazione breve intensiva sono tutti occupati a causa dell’esponenziale aumento dei ricoveri dovuti in larga parte a polmoniti e infezioni respiratorie.
L’elevato incremento di accessi al pronto soccorso è stato nei giorni scorsi anche all’origine di un blocco quasi totale delle ambulanze del 118, almeno sette quelle rimaste ferme martedì scorso per diverse ore prima di poter sbarellare i pazienti nel presidio di prima emergenza, preso letteralmente d’assalto anche a causa dell’ondata influenzale.
Collaudato il sistema di trasferimenti verso il presidio Mater Domini, molti stanno trovando sfogo nel reparto di malattie infettive universitario. Anche la rianimazione universitaria sta lavorando a pieno regime, qui l’80% dei pazienti intubati ha contratto l’influenza H1N1, divenuta aggressiva e con manifestazione di sintomi gravi anche nella popolazione più giovane.
Nella terapia intensiva universitaria sono ricoverati pazienti anche tra i 40 e i 50 anni, colpiti da una severa insufficienza respiratoria. Per tre è stato necessario l’uso dell’Ecmo, la procedura che consente l’ossigenazione extracorporea. Tra questi anche un uomo di 41 anni.