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17/02/2025 ore 20.53
Sanità

Malattie del fegato, Catanzaro eccellenza per ricerca e cure: «Tanti pazienti calabresi invece di emigrare trovano qui le risposte»

VIDEO | Ai microfoni di LaC il direttore della Scuola di specializzazione di Gastroenterologia Ludovico Abenavoli ha spiegato metodi di studio utilizzati e i riconoscimenti nazionali ricevuti 

di Nico De Luca

Multidisciplinare, interattivo e con fitta presenza di specializzandi. Sono i motivi per i quali il professor Pietro Invernizzi, coordinatore del network italiano per la ricerca e la cura delle malattie autoimmuni del fegato, ha indicato nel congresso calabrese tenuto all'Università Magna Grecia di Catanzaro il migliore fra quelli da lui presieduti.

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«Un motivo di orgoglio ma anche da sprone per fare meglio e continuare a dare risposte ai nostri pazienti», ha commentato con comprensibile soddisfazione il professore Ludovico Montebianco Abenavoli, ordinario di Gastroenterologia e direttore della relativa Scuola di specializzazione.

«Questa branca specialistica del Policlinico catanzarese – ha aggiunto – si candida a contrastare una percentuale di emigrazione sanitaria. Il fegato è la centrale metabolica del nostro organismo. Virus e alcol, fino a un po' di tempo fa, ma oggi soprattutto, i discorsi metabolici incidono particolarmente sulla funzionalità del fegato. Oggi, grazie agli studi che stiamo svolgendo ed all'attività di tipo assistenziale, possiamo prendere contatto con i tanti pazienti calabresi che, invece di emigrare fuori, possono trovare da noi le risposte che cercano e trovare quindi assistenza, competenza e anche contatti con altri centri nazionali e internazionali al fine di rispondere alle esigenze dei nostri pazienti».

Decisivo si rivela l'approccio multidisciplinare alla patologia. «Il fegato è un organo che, quando accusa una patologia, coinvolge altri organi apparati. Ecco quindi che entrano in gioco altre figure professionali e specialistiche come l'endocrinologo, l'internista, il cardiologo, il radiologo, l'anatomopatologo e tante altre che devono essere coinvolte in un approccio a 360 gradi con il paziente, proprio per andare incontro alle sue esigenze».

Gastro, che passione! 

A nome dei tanti specializzandi parla la dottoressa Carmen Colaci, al terzo anno di Malattie dell’apparato digerente. «Perché la scelta di questa branca? Ho scelto proprio con passione e con amore la gastroenterologia e poi sono entrata in specializzazione. L'aspetto più gratificante del percorso è sicuramente il punto di vista clinico, operativo in tutte le patologie che trattiamo e soprattutto la ricerca che, grazie all'Università Magna Grazia di Catanzaro, riusciamo a fare anche a livelli eccellenti».