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24/02/2025 ore 21.28
Sanità

Ospedale di Polistena, il sindaco: «File interminabili al Pronto soccorso, c’è urgente bisogno di medici»

Michele Tripodi parla di carenze di personale «sempre più evidenti», le cui conseguenze si ripercuotono sui pazienti. Chiesto l’intervento dell’Asp di Reggio e del commissario ad acta

di Redazione

«Le carenze di personale medico al Pronto Soccorso dell’ospedale di Polistena stanno diventando sempre più evidenti determinando conseguenze sull’accesso degli utenti e sulla successiva gestione delle persone che necessitano di cure e assistenza». È il grido d’allarme lanciato dal sindaco di Polistena, Michele Tripodi, sottolineando la necessità di avere più medici per poter garantire adeguata assistenza alla cittadinanza.

«Raccogliamo la testimonianza – spiega – di file interminabili al triage e attese strazianti in pre-ricovero che, oltre a sfiancare gli ammalati, potrebbero portare a dimenticanze imperdonabili da parte degli operatori sanitari che hanno tutto il nostro sostegno per i turni massacranti di lavoro che compiono anche di notte».

Per tali ragioni, aggiunge Tripodi, «è necessario inviare più medici al Pronto soccorso in grado di monitorare gli astanti in tempo reale, anche recuperando le figure occorrenti dal grande bacino della medicina del territorio. Troppa “forza assente” tra il personale formalmente in servizio e poca organizzazione delle risorse umane disponibili. L’Asp e il commissario/presidente alla sanità calabrese devono al più presto porre rimedio alle problematiche del pronto soccorso di Polistena, senza lasciarsi condizionare da appartenenze politiche che nel tempo hanno creato nella sanità calabrese protettorati e, nei casi più gravi, un vero e proprio “ceto” di intoccabili».

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«È indispensabile ricostruire una rete dell’emergenza-urgenza efficiente e radicata sul territorio provinciale che tenga conto di un bisogno ormai oggettivo del potenziamento del Pronto soccorso, rinnovato sì nei suoi spazi strutturali, ma non nei suoi organici di fatto, sottodimensionati rispetto a quelli di diritto previsti per un ospedale spoke con oltre 30mila accessi all’anno come quello di Polistena», è la conclusione.