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11/10/2025 ore 19.49
Sanità

Più di un calabrese su tre è in sovrappeso. Per l’Iss male anche i dati su sedentarietà e prevenzione

Secondo l’indagine promossa dall'Istituto superiore di sanità, in Calabria si fa meno attività fisica rispetto alla media nazionale. Criticità sulla copertura degli screening oncologici

di Redazione

Secondo gli ultimi dati della sorveglianza Passi 2023-2024, promossa dall'Istituto superiore di sanità, il 74,9% degli adulti calabresi tra i 18 e i 69 anni, vale a dire tre su quattro, valuta positivamente il proprio stato di salute, dichiarando di sentirsi "bene" o "molto bene". La quota si mantiene in linea con la media nazionale, che si attesta intorno al 74%, mentre il restante campione si distribuisce tra chi si percepisce "discretamente" e una piccola percentuale che riferisce uno stato di salute "cattivo" o "molto cattivo".

In Calabria, il numero medio di giorni vissuti in cattiva salute nel mese precedente l'intervista è pari a 2,2, di cui 1,3 giorni per problemi fisici e 1,1 per problemi psicologici, con un numero analogo di giorni (1,1) in cui tali condizioni hanno limitato le attività quotidiane. Si tratta di valori leggermente inferiori alla media nazionale, in cui gli intervistati dichiarano in media quasi cinque giorni di cattiva salute al mese.

Come nel resto del Paese, anche in Calabria la percezione del proprio stato di salute risente in modo significativo delle condizioni socioeconomiche e culturali, nonché della presenza di patologie croniche o sintomi depressivi. Dall'indagine nazionale emerge, infatti, che le persone con minori risorse economiche o basso livello di istruzione, così come le donne e gli anziani, tendono a riportare un numero maggiore di "giorni non in salute" e una valutazione meno positiva del proprio benessere generale.

La sorveglianza Passi rileva inoltre una correlazione tra stile di vita e percezione di salute. In Calabria, il 35,8% della popolazione è in sovrappeso e il 10,6% è obeso, valori leggermente superiori alla media nazionale. Solo il 28,2% delle persone in eccesso ponderale riferisce di avere ricevuto dal medico il consiglio di perdere peso, dato anche questo inferiore rispetto al quadro generale italiano. La situazione appare analoga sul fronte dell'attività fisica, in relazione alla quale gli adulti calabresi risultano meno attivi della media nazionale. Gli "attivi" sono il 33,7% e i "parzialmente attivi" il 14,7%, mentre la quota dei sedentari raggiunge il 35,4%. Anche in questo caso, solo il 17,7% dichiara di avere ricevuto un invito da parte di un operatore sanitario a praticare più attività fisica.

Infine, sul versante della prevenzione, la copertura dello screening mammografico risulta inferiore alla media nazionale, con un valore del 46,2%. Complessivamente, i dati del sistema di sorveglianza Passi confermano per la Calabria un quadro di percezione della salute sostanzialmente in linea con quello nazionale, ma con criticità persistenti in termini di stili di vita, attività fisica e prevenzione sanitaria, che continuano a influenzare la qualità della vita e il benessere percepito della popolazione adulta.