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16/05/2025 ore 18.46
Sanità

Vibo, il primario della Ginecologia spiega le dimissioni: «Situazione critica in ospedale e dal commissario nessuna soluzione»

Il dottor Vincenzo Mangialavori però ci tiene a precisare che «la morte di Martina Piserà e l’ultimo caso della paziente straniera non c’entrano con la scelta fatta»

di Redazione Sanità

Hanno destato scalpore le dimissioni del primario di Ginecologia dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia. In una lunga nota affidata alla stampa, il dottor Vincenzo Mangialavori spiega le ragioni del passo indietro che, stando a quanto dichiarato, non sono riconducibili al decesso della giovane Martina Piserà, morta al settimo mese di gravidanza insieme al suo bambino né all’ultimo caso inerente la denuncia di una donna presentata dopo la perdita del feto al quinto mese.

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«Da tempo – spiega l’ormai ex primario – si sono aggravate criticità gestionali e strutturali che rendono impossibile, secondo coscienza, proseguire nell’attività con la serenità e la sicurezza che il nostro lavoro richiede». Nella lunga analisi, il dottor Mangialavori parla anche degli attuali vertici Asp: «Mi sorprende sinceramente che il dott. Piscitelli non si aspettasse questa mia decisione. Le difficoltà che ho più volte sollevato non sono né nuove né marginali. Al contrario, sono state oggetto di segnalazioni puntuali e documentate. La mia scelta- puntualizza – non è né impulsiva né dettata dall’emotività, ma il risultato inevitabile di una situazione gravissima che da troppo tempo non trova soluzioni».

Sulle azioni intraprese dal commissario Piscitelli, il medico insiste: «Evidentemente non ha avuto il tempo e la possibilità di affrontare e risolvere le urgentissimi criticità dell’ospedale da me segnalate. Prova ne è, che in tutto questo tempo né io, né alcun primario di altri reparti, siamo mai stati convocati dal Management Aziendale per svolgere riunioni organizzative riguardanti le attività e le problematiche sanitarie, se non per discutere la questione inerente i presunti lavori di adeguamento sismico della struttura ospedaliera».

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