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12/08/2025 ore 21.05
Spettacolo

La Rino Gaetano Band fa vibrare l’Altafiumara Fest in un cielo che è sempre più blu

VIDEO | Alessandro Gaetano, nipote di Rino, guida il tributo ufficiale in una serata di energia, poesia e grandi classici del cantautore calabrese amato in tutta Italia

di Silvio Cacciatore

Sul palco dell’Altafiumara Fest, affacciato su uno Stretto di Messina illuminato dalla luna e dal luccichio della sorella Sicilia, il cielo è sempre più blu: la Rino Gaetano Band, tributo ufficiale al cantautore calabrese, ha trasformato ogni canzone in un abbraccio carico di vibrazioni. A guidare il concerto, Alessandro Gaetano, nipote dell’artista, che ha riportato nella sua terra natale un patrimonio musicale capace di parlare ancora oggi con la stessa forza e lo stesso entusiasmo di allora.

Fondata alla fine degli anni ’90 da Anna Gaetano, sorella di Rino, la band nasce con l’obiettivo di proteggere e diffondere l’opera di un artista unico, ricreando fedelmente i suoni degli LP originali ma concedendo spazio a nuove sfumature e interpretazioni. È un lavoro di equilibrio e passione, come spiega Alessandro, perché «Ricordare Rino con richiami originali è fondamentale. Ci sono suoni che riportano ai suoi dischi, e allo stesso tempo una personalizzazione che ci permette di esprimerci davvero». Una filosofia che ha reso il gruppo un punto di riferimento per chi ama la musica di Gaetano e vuole viverla dal vivo con la stessa intensità di un tempo.

La cornice di Altafiumara ha colpito nel segno: il palco, sospeso tra il verde del giardino e l’azzurro profondo dello Stretto, ha ispirato il frontman. «È un onore, anche un dovere, portare avanti la musica di Rino. Questa visione mozzafiato ce la porteremo dentro… da qui si potrebbe quasi tuffarsi in mare, ma stasera ci tufferemo nei suoi brani». E così è stato: la band si è esibita in un’esplosione corale che ha coinvolto fin dal primo accordo il pubblico, pronto a cantare senza risparmiarsi. Torce accese, felicità, voglia di vivere il momento e di respirare aria di tempi andati ma che sa di futuro, grazie ad una kermesse che ha saputo rivelarsi come contenitore di successo e punto di riferimento per la musica d’autore nello Stretto.

La scaletta è stata un susseguirsi di emozioni: il ritmo trascinante di “Gianna” ha trasformato il prato in una pista improvvisata, “Sfiorivano le viole” ha vestito il cielo di poesia, “Berta filava” ha strappato sorrisi e balli, mentre “A mano a mano” ha raccolto gli spettatori in un silenzio carico di commozione. Ogni canzone ha trovato la sua dimensione tra le mani della band, che alterna momenti di pura festa a passaggi intimi in cui la voce di Alessandro si fa carezza e racconto.

Il legame con la Calabria è emerso in ogni passaggio. Alessandro lo ha raccontato con un sorriso che tradiva emozione autentica. «Sul palco vedo bambini di sei, otto anni accanto ad adulti e ragazzi. Generazioni diverse che si ritrovano davanti alla stessa musica: questo è il vero miracolo di Rino». Non è solo questione di memoria storica, perché in ogni tappa il gruppo porta fuori dai confini regionali un frammento di calabresità, un linguaggio fatto di immagini, suoni e sentimenti che parla anche a chi vive lontano.

E proprio quel linguaggio universale è ciò che Alessandro sente di dover custodire. «Il messaggio di Rino è universale e carico di speranza. È importante saper parlare ai giovani con poesia, immagini, parole che restano». Durante il concerto, questo messaggio ha preso forma nei volti sorridenti, nei cori improvvisati, nelle mani che battevano a tempo e nelle luci dei cellulari che ondeggiavano durante i brani più intensi.

La Rino Gaetano Band è un laboratorio emotivo che va oltre il semplice tributo, in cui la memoria incontra il presente. Gli arrangiamenti, pur rispettando l’impronta originale, sanno sorprendere con piccole variazioni che ravvivano i brani senza snaturarli. Il pubblico di Altafiumara Fest lo ha percepito e restituito alla band calore e gratitudine, trasformando ogni applauso in un atto di riconoscenza verso un’eredità musicale che continua a far battere i cuori.

Un inno alla vita che ha riportato tutti a cantare le canzoni che sono la colonna sonora di più di una generazione, e alla bellezza di ritrovarsi insieme attorno a canzoni che hanno segnato la storia. Altafiumara Fest ha regalato uno dei suoi momenti più intensi, unendo la forza di una location straordinaria alla potenza di una musica che non conosce età. Alessandro e la sua band hanno lasciato il palco tra applausi e sorrisi, portando via con sé l’eco di una notte in cui la Calabria ha parlato con la voce inconfondibile di Rino Gaetano, raccontando come sullo stretto il cielo è – davvero – sempre più blu.