Sandokan torna in Calabria: nel 2026 le riprese della seconda stagione della serie tv. Ecco dove
Il ritorno della Tigre della Malesia è molto più di una notizia di costume: è la conferma che la Calabria può essere un grande set internazionale. Dopo il successo delle riprese della prima stagione, la Lux Vide è pronta a far rivivere il personaggio tra Capo Vaticano, Tropea e i teatri di posa lametini
Sandokan torna. Ma soprattutto torna in Calabria. E questa, per chi ha creduto fin dall’inizio nella scommessa della fiction internazionale girata nei luoghi più suggestivi della regione, è una notizia straordinaria. Un ritorno che sa di consacrazione: la seconda stagione della serie Lux Vide con protagonista Can Yaman, attualmente in post-produzione per Rai 1, sarà nuovamente girata negli studi e nei paesaggi mozzafiato di Lamezia Terme e del Tirreno calabrese. Le riprese sono previste nel 2026, con il cast confermato e una regia tutta nuova.
L’indiscrezione – per ora la produzione non conferma ufficialmente la seconda stagione probabilmente in attesa di dare la notizia alla vigilia dalla messa in onda della prima – è filtrata nelle ultime ore attraverso alcuni canali vicini alla produzione, ed è stata rilanciata con entusiasmo anche da account specializzati in serie tv e dal portale CinguettareRai. Una voce che trova conferme anche negli ambienti di Calabria Film Commission, già determinante per il successo della prima stagione. E che oggi rilancia il progetto come una delle produzioni più ambiziose mai realizzate nel Sud Italia.
Chi ha avuto il privilegio di visitare il set durante le riprese della prima stagione – come noi – sa bene quanto la magia di Sandokan si sia fusa con l’anima profonda della Calabria. Non si è trattato solo di “ambientare” una storia esotica in un paesaggio mediterraneo: è stata una vera trasformazione cinematografica, che ha coinvolto oltre 700 maestranze locali tra tecnici, figuranti, artigiani e professionisti del settore audiovisivo. L’indotto economico ha superato di gran lunga le aspettative, e la soddisfazione della troupe è stata totale. Tanto da voler tornare.
Del resto, le spiagge di Capo Vaticano, Tropea e Grotticelle, così come il suggestivo castello aragonese di Le Castella e la ricostruzione del consolato di Labuan negli studi lametini, hanno restituito un fascino raro, che ha convinto anche gli occhi più esigenti. «Sembra di essere in Oriente – ci aveva detto un membro della troupe – ma con il sole e l’ospitalità della Calabria».
«Abbiamo girato anche alla Réunion, è vero – ha raccontato la produzione – ma niente ci ha colpiti come la costa calabrese. La natura, qui, è esotica senza bisogno di effetti speciali». Un entusiasmo condiviso anche da Fremantle International, distributore globale della serie, e da Mediterráneo Mediaset España, che ne curerà la diffusione spagnola.
Sandokan, le riprese della serie arrivano nella Costa degli Dei: le immagini di Can Yaman sul setE se il cuore produttivo è tutto italiano, il respiro è chiaramente internazionale. Il cast della prima stagione include nomi come Can Yaman, Alessandro Preziosi (Yanez), Ed Westwick (Lord Brooke), Alanah Bloor (Lady Marianna), John Hannah e Samuele Segreto. La trama si ispira alle origini di Sandokan, tratte dai romanzi di Emilio Salgari, e racconta la trasformazione del giovane pirata in eroe, sospinto dall’amore per Marianna e dalla scoperta delle proprie radici regali.
Durante una giornata di riprese abbiamo visto nascere scena dopo scena, mattone dopo mattone, quella Lamezia trasformata in Borneo che ha lasciato a bocca aperta perfino i produttori stranieri. Il consolato di Labuan, costruito ex novo, è uno dei gioielli scenografici: imponente, dettagliato, perfetto per girare sequenze d’azione e intrighi diplomatici.
E tutto questo, nel 2026, tornerà a vivere. Nuove scene d’azione, nuovi misteri e un ruggito ancora più potente per la Tigre della Malesia. Il territorio calabrese sarà ancora una volta palcoscenico e protagonista, tra foreste rigogliose, mari cristallini e l’inconfondibile calore umano delle comunità coinvolte.
La prima stagione, attualmente in fase di post-produzione, arriverà nell’autunno 2025 su Rai 1. Nel frattempo, Can Yaman sarà al Global Series Festival di Rimini e Riccione per presentare in anteprima la serie. Con lui anche il resto del cast. C’è grande attesa, anche per vedere se Sandokan consacrerà l’attore turco come nuovo volto della fiction europea, dopo il successo ottenuto con El Turco.
Intanto cresce la curiosità per la seconda stagione. Sappiamo che ci sarà una novità alla regia, ancora top secret, e che il set tornerà in Calabria. Un ritorno che ha il sapore della conferma, ma anche dell’investimento a lungo termine: non solo in un progetto televisivo, ma in un territorio che sta dimostrando di saper ospitare, ispirare e rilanciare il grande racconto audiovisivo.
Sandokan non è solo una fiction, ma un’opportunità. E chi vive in Calabria lo sa. Dopo anni di tentativi, la Regione si ritaglia finalmente un ruolo da protagonista nell’immaginario collettivo: non più solo sfondo, ma vera anima narrativa. Un luogo che può diventare qualunque cosa: un’isola lontana, un avamposto coloniale, una giungla piena di insidie.
Nel 2026, quando le riprese ricominceranno, sarà come riaprire un libro amato. Le pagine saranno nuove, ma la voce narrante sarà la stessa. Quella di una Calabria che sogna in grande e che, con Sandokan, ha trovato il suo romanzo d’avventura.