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12/07/2025 ore 12.40
Sport

Bandecchi irrompe su Reggio: «Prendo la Reggina, la porto in Serie C e poi me ne vado»

L’ex presidente della Ternana: «Se i tifosi non si offendono, vi faccio vincere il campionato in un anno. Investo davvero, poi lascio tutto e torno a casa»

di Francesco Trimboli
Bandecchi e Ripepi

La città di Reggio Calabria vive un caos politico che si riversa ogni giorno nella vita sportiva della Reggina. La politica entra a gamba tesa dentro la squadra, creando disordine, instabilità, insicurezza nella quotidianità dei tifosi. Tifosi che, da mesi, continuano a chiedere una sola cosa alla società: costruire una squadra in grado di dominare la Serie D.

Dopo la partenza di Barranco, questa richiesta è diventata un’implorazione. Ma la proprietà, nonostante il tempo a disposizione, non ha ancora inserito le pedine giuste per riequilibrare l’anima della squadra. Ne mancano almeno quattro, quelle che tutti riconoscono come indispensabili: un attaccante di peso, due esterni offensivi titolari e un difensore centrale capace di dare solidità. Una direzione chiara, una consapevolezza tecnica. Invece, il mercato tace.

Nel vuoto comunicativo e operativo si infilano la politica e imprenditori, anche di primo piano, che usano la Reggina per giocare le proprie partite. Un terreno fertile per generare ulteriore confusione e basta poco per capirlo. Intanto ricompare il nome di Stefano Bandecchi, già noto ai reggini per aver tentato in passato di rilevare il club amaranto. Tentativo respinto in favore dell’attuale gestione guidata da Nino Ballarino, dopo accesi scontri in consiglio comunale e incontri fra istituzioni, ultras e società.

Oggi Bandecchi torna a farsi sentire, ma non con un’offerta ufficiale: in un video pubblicato sui social lancia una dichiarazione d’intenti precisa: «Possiamo prendere la Reggina, portarla in Serie C in un anno, massimo due, con investimenti veri, poi prendiamo la valigetta e ce ne andiamo», annunciando un progetto lampo che promette risorse immediate e un’uscita altrettanto rapida.

Non c’è alcuna proposta formale sul tavolo, al momento. La proprietà, come ribadito in più occasioni, resta in attesa dell’arrivo di una PEC ufficiale che possa eventualmente aprire un confronto concreto sulla cessione del club. E in questo frastuono di video, PEC invocate e ritardi negli acquisti, il campionato incombe, la Serie D bussa alle porte e resta ancora molta incertezza. Questa settimana, si dice, potrebbero arrivare nomi importanti, ma nulla è ancora certo e le risposte concrete tardano ad arrivare.

Nel frattempo la passione della gente resta appesa a promesse che si consumano nell’aria torrida di luglio, promesse che, se non troveranno un riscontro reale, lasceranno la Reggina ancora una volta sola a combattere contro il tempo e contro l’inerzia di chi dice di volerla salvare ma nel frattempo la lascia galleggiare in un limbo sempre più pericoloso. Per l’ennesima volta si ripete che la prossima settimana sarà decisiva ed è ormai più un’implorazione che una previsione, perché il ritiro è davvero alle porte.