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04/07/2025 ore 11.27
Sport

Cassano Sybaris: nasce il comitato "Innamorati della nostra squadra", ma resta l'Indifferenza per lo stadio

Si programma la nuova stagione ma incombe ancora il problema legato al terreno di gioco del comunale "P. Toscano". Allo stato attuale, la squadra sarà costretta a chiedere ospitalità sia per gli allenamenti che per le gare ufficiali

di Franco Sangiovanni

C'è aria di cambiamento nella Cassano sportiva, un'aria che profuma di passione e appartenenza. In un momento cruciale per il futuro sportivo della città, l'A.S.D. Cassano Sybaris lancia un'iniziativa che mira a stringere ancora di più il legame tra la squadra e la sua gente: è nato ufficialmente il Comitato "Innamorati della Nostra Squadra". L'annuncio è arrivato con un invito accorato a tutta la cittadinanza: unirsi a un progetto di azionariato popolare.

Non si tratta solo di un sostegno economico, ma di un vero e proprio atto d'amore, come recita lo slogan "Vuoi davvero bene alla tua squadra del cuore? È arrivato il momento di dimostrarlo!". L'idea è chiara, un progetto “fatto da tifosi, per i tifosi”, dove "nessun contributo è troppo piccolo" e dove, insieme, "possiamo fare la differenza". L'obiettivo è nobile e ambizioso, riprendere cioè quel percorso che spesso circola nelle memorie dei più veterani: «Vogliamo riportare entusiasmo e orgoglio nella nostra città».

Un desiderio che cozza, però, con una realtà amara e frustrante, quella legata alle condizioni del terreno di gioco dello stadio comunale "P. Toscano". Il binomio tra il dire e il fare, tra le intenzioni nobili e la cruda verità, trova la sua massima espressione proprio nel terreno di gioco. Un campo in erba naturale che, dopo soli due anni e mezzo dalla sua inaugurazione, è ormai diventato impraticabile. Con una Delibera della Giunta Comunale, la n. 278 del 20 ottobre 2022, l’impianto è stato affidato al Cassano Sybaris il 3 gennaio 2023, all’epoca rappresentato dal presidente Mario Varca, attraverso un Contratto di Comodato Gratuito per la durata di 2 anni, oltre ad estendere il diritto per il terzo anno solo su esplicita richiesta. Una concessione estinta, quindi, il 2 gennaio del 2025 con il bene tornato nelle disponibilità in capo al patrimonio comunale.

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Per quanto la società abbia continuato a garantire gli obblighi e i servizi previsti nel contratto anche dopo la scadenza della concessione, oggi per continuare l’impegno sportivo “in loco”, i vertici societari dovrebbero pensare ad un intervento “ex-novo” per riportare lo stato delle cose nell’alveo minimo della destinazione. Nelle già esigue disponibilità economiche societarie, lo sforzo potrebbe sancire l’abbandono di ogni impegno. Quella che doveva essere una struttura all'avanguardia, un vanto per la comunità e un supporto fondamentale per le attività sportive della squadra e di altre realtà similari, si è trasformata in un ostacolo. Non solo le gare ufficiali sono a rischio, ma persino gli allenamenti quotidiani si trasformerebbero in un'impresa che costringerebbe tecnici e atleti a continue peregrinazioni o a condizioni di lavoro tutt'altro che ottimali.

Necessario per la neonata amministrazione cittadina, dunque, intervenire magari applicando il concetto della “somma urgenza” pur riconoscendo che non è uno strumento per sopperire a carenze di programmazione o alla mancata manutenzione ordinaria. Lo chiedono la società, i tifosi, il campo stesso le cui le condizioni attuali autorizzano esclusivamente la denominazione “campo” escludendo categoricamente ogni disciplina praticabile. Una situazione che mina alla base gli sforzi di chi, come il neonato Comitato, cerca di costruire un futuro migliore per il calcio cassanese. Il Comitato "Innamorati della Nostra Squadra" rappresenta un faro di speranza, un segnale che la passione è più viva che mai. Ma il loro impegno, e quello di tutti i tifosi, deve essere supportato da fatti concreti, a partire dalla risoluzione definitiva e immediata del problema del "P. Toscano". È tempo che le promesse lascino spazio all'azione, affinché l'entusiasmo e l'orgoglio che si vogliono riportare in città non debbano cozzare con la dura realtà di un campo che non è più degno di ospitare la "squadra del cuore" e i suoi "innamorati".