Catanzaro dominante a Bari (1-2), Aquilani: «Partita mai in discussione, ma dobbiamo crescere»
VIDEO | Le Aquile espugnano il San Nicola dopo 37 anni, centrano la quarta vittoria consecutiva e volano a 28 punti. Il tecnico giallorosso analizza la gara, elogia il gruppo e predica umiltà nonostante una classifica che sorride
Il Catanzaro conferma il suo momento d’oro espugnando il San Nicola con una prestazione di grande personalità. Contro il Bari finisce 2-1, con una gara a lungo dominata dalle Aquile e resa solo parzialmente amara dal rigore concesso nei minuti di recupero. I giallorossi costruiscono la vittoria già nel primo tempo, a senso unico, sbloccando il match con Pontisso al termine di un’azione corale tutta di prima. In avvio di ripresa arriva il raddoppio firmato Antonini di testa, che stordisce definitivamente i padroni di casa. Solo nel finale, complice un fallo ingenuo di Liberali su Maggiore, il Bari accorcia dal dischetto con Bellomo.
Al termine della gara, Alberto Aquilani si presenta in conferenza con soddisfazione ma anche con qualche appunto da sottolineare: «È stata una delle partite meglio interpretate finora – esordisce –. È stata importante mantenere la pazienza nel fraseggio quando nella prima mezz’ora sembrava incagliarsi sullo 0-0, ma la partita non è mai stata fondamentalmente in discussione».
Il tecnico riconosce però il calo di concentrazione nel finale: «È una vittoria importante di una squadra che ha saputo interpretare la gara e avere la pazienza giusta. Gli ultimi minuti purtroppo sono qualcosa che dobbiamo migliorare, perché una partita del genere non la devi mai mettere in discussione. Il calcio è così, può succedere qualsiasi cosa, ma se vogliamo essere competitivi questo è un aspetto da migliorare».
Aquilani entra poi nel merito della prestazione collettiva, sottolineando la maturità del gruppo: «Forse si poteva accelerare di più il ritmo della palla, fare qualche corsa in più a vuoto per creare spazi. Però la maturità di questa squadra è proprio questa: avere pazienza quando serve ed essere verticale quando è il momento».
Spazio anche ai singoli, a partire dalla catena di sinistra e da Pittarello, sempre più perno offensivo: «Credo che oggi abbiano fatto tutti bene, non ci sono stati punti deboli. È una squadra fatta da calciatori che stanno dando tutti qualcosina in più, compreso Pittarello, che si sta meritando di giocare con le prestazioni e non con le chiacchiere».
Sul giovane Liberali, protagonista suo malgrado dell’episodio del rigore, Aquilani difende la scelta e l’impatto: «A me è piaciuto molto, è entrato bene. Peccato per l’episodio finale, ma eravamo tanti ragazzi giovani e in quelle circostanze può mancare un po’ di esperienza. In queste categorie non devi entrare per dimostrare che sei bravo, ma per incidere e gestire: lui l’ha fatto nel modo giusto».
Il successo di Bari ha anche un forte valore storico: il Catanzaro non espugnava il San Nicola dal 1988. Un segnale di crescita che il tecnico però invita a leggere con equilibrio. «Dobbiamo continuare sulla scia di cui parliamo da settimane. È una squadra che ha cambiato tanto, ha iniziato un percorso nuovo e aveva bisogno di tempo. Oggi raccogliamo i frutti di un lavoro importante, ma dobbiamo rimanere con i piedi per terra».
Infine, uno sguardo al presente e al futuro, senza voli pindarici nonostante una classifica che vede il Catanzaro settimo a quota 28, a tre punti dalla seconda posizione: «Sono molto contento perché ho visto la squadra giocare con la consapevolezza di venire a Bari e fare la partita. Poi si può vincere o perdere, ma noi vogliamo fare la partita. Ora però la testa è già al Cesena: la strada è ancora molto lunga».