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27/08/2025 ore 13.22
Sport

Città di Acri C5, entusiasmo e sogni per la nuova stagione in Serie A2. Basile: «Ora serve il sostegno del pubblico»

Il raduno al Palazzetto dello Sport apre ufficialmente la stagione 25-26. Il tecnico dei rossoneri: «Campionato più duro, ma la squadra è pronta»

di Francesco Roberto Spina

È ufficialmente partita la nuova avventura del Città di Acri Calcio a 5, che si prepara a vivere la sua seconda stagione consecutiva in Serie A2. Ieri sera, alle ore 19, al Palazzetto dello Sport  di Acri si è svolto il primo raduno del gruppo, accolto dall’entusiasmo della società e dei tifosi. Quasi tutti i protagonisti hanno risposto presente, con le sole assenze giustificate di Emanuele Fiore e Giovanni Mannella, attesi presto al rientro.

Il roster di Lupi rossoneri ha ormai preso forma: tra conferme e nuovi innesti, la rosa unisce giovani di prospettiva e calcettisti di esperienza, pronti a garantire solidità e qualità. Agli ordini di mister Alessandro Basile, del preparatore atletico Angelo Franco Ferraro, del preparatore dei portieri Domenico Federico e del collaboratore tecnico Angelo Pancaro, il gruppo ha iniziato a lavorare con grande intensità.

La novità principale riguarda il girone, non più quello siculo-pugliese, ma quello siculo-campano-laziale. Trasferte più impegnative, certo, ma anche il fascino di confrontarsi con squadre della capitale e con realtà di primissimo piano. Una sfida che stimola e al tempo stesso responsabilizza i rossoneri, chiamati a misurarsi con club ambiziosi e ben strutturati.

La preparazione è iniziata a ritmi alti con corsa, sacrificio e rapidità negli scambi sono gli ingredienti che serviranno per arrivare pronti al primo vero banco di prova, la Coppa Italia. «Il nuovo campionato sarà ancora più impegnativo – ha sottolineato mister Basile – ma crediamo nella forza di questo gruppo, che unisce talento ed esperienza. Siamo convinti che potrà regalare soddisfazioni e grandi emozioni alla città».

Un appello arriva diretto anche alla tifoseria: «Abbiamo bisogno della nostra gente. Il Palazzetto deve diventare il nostro fortino con il sostegno di tutta la comunità possiamo scrivere pagine indimenticabili».