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04/05/2025 ore 17.03
Sport

Cosenza, fine dei giochi: lupi sconfitti a Bolzano e retrocessi in Serie C

Dopo sette anni la società del patron Eugenio Guarascio lascia il campionato cadetto. Fatale la sconfitta per 2-1 contro il Sudtirol: Molina e Davi rimontano l’iniziale vantaggio rossoblù targato Mazzocchi. Decisivi anche i risultati degli altri campi, su tutti le vittorie di Reggiana e Salernitana

di Antonio Alizzi

La retrocessione è arrivata. La sconfitta contro il Sudtirol ha sancito il ritorno del Cosenza in serie C dopo sette anni di militanza in serie B. Un epilogo che, purtroppo, era già stato messo in preventivo da mesi, ma che i Lupi di Alvini avevano sperato di evitare, soprattutto dopo la vittoria contro il Bari. La speranza di poter giocare almeno lo spareggio salvezza è svanita, e ora i rossoblù del presidente Eugenio Guarascio (contestato anche a Bolzano) dovranno confrontarsi con club che, storicamente, hanno un blasone e una tradizione ben inferiori rispetto al Cosenza.

Retrocessione Cosenza, le responsabilità di Guarascio

Tuttavia, il risultato sul campo è meritato. La squadra non è riuscita a reagire alle difficoltà incontrate a partire dal mese di dicembre. Ma la causa principale di questa retrocessione è senza dubbio la pessima gestione societaria. I quattro punti di penalizzazione hanno pesato enormemente e sono stati un fardello troppo grande per sperare nell’ennesimo miracolo calcistico. Come si suol dire, a tutto c’è un limite.

La Divina Provvidenza, infatti, ha abbandonato il Cosenza calcio e il suo presidente. Il caso ha voluto che la retrocessione arrivasse proprio contro il Sudtirol, la stessa squadra contro cui, sette anni fa, il Cosenza aveva conquistato la salvezza con una storica vittoria, grazie al gol di Baclet e all’autorete di Frascatore. Quella vittoria aveva aperto le porte alla finale di Pescara, poi vinta contro il Siena.

Sudtirol-Cosenza: così in campo

Il Cosenza scende in campo a Bolzano con un solo obiettivo: vincere. Alvini opta per un 3-4-1-2, schierando Micai in porta; Sgarbi, Hristov e Caporale in difesa; Ciervo, Gargiulo, Florenzi e D’Orazio a centrocampo; Rizzo Pinna alle spalle del duo offensivo Mazzocchi-Zilli.

Sudtirol-Cosenza: la partita

L’inizio è arrembante. Dopo un minuto, Zilli crea i presupposti per il vantaggio del Cosenza, ma il Sudtirol risponde con un tiro parato da Micai in calcio d’angolo. Al 18’, però, il Cosenza passa in vantaggio: sgroppata di Zilli, assist per Mazzocchi che, di testa, punisce Adamonis.

La formazione di casa reagisce subito con veemenza, mettendo in difficoltà Micai, il quale nulla può fare al 45’ sul tiro ad effetto di Simone Davi deviato da Molina. Il primo tempo si conclude sull’1-1.

Nel secondo tempo, il Sudtirol sostituisce Rover, ammonito, con Merkaj. Il Cosenza prova a riportarsi in vantaggio, ma a rendersi pericoloso è ancora il Sudtirol, con Odogwu che, entrato in area, colpisce il palo. La risposta rossoblù arriva qualche minuto dopo con Mazzocchi, ma Adamonis controlla che la palla esca dal rettangolo di gioco.

A complicare ulteriormente la situazione ci pensa Florenzi, espulso giustamente dall’arbitro per un’altra ingenuità, un errore che, ancora una volta, si paga a caro prezzo. Il Sudtirol approfitta della superiorità numerica e raddoppia al 22’: questa volta è Simone Davi a firmare il gol della vittoria.