Crotone, altra caduta allo Scida. Longo: «Impegno e determinazione non sono mancati»
Al termine del match perso contro i siciliani in sala stampa anche il dg pitagorico Vrenna: «Fiducia totale nel mister, il progetto resta sostenibile»
Quarta sconfitta casalinga (la terza consecutiva in campionato) per il Crotone, battuto 2-1 dal Trapani nella dodicesima giornata del girone C di Serie C. Allo stadio “Ezio Scida” è un pomeriggio amaro per i rossoblù, incapaci di capitalizzare le occasioni create e penalizzati, secondo il tecnico Emilio Longo, da alcune decisioni arbitrali discutibili.
«Il rigore negato nel secondo tempo non è un dettaglio» — ha commentato l’allenatore crotonese nel post partita — «ma non posso rimproverare nulla ai miei ragazzi. Impegno e determinazione non sono mancati: stavamo portando dalla nostra una gara complicata contro una squadra forte».
Un’analisi, quella di Longo, che non nasconde però la delusione per il rendimento casalingo: «Le tre sconfitte consecutive allo Scida pesano, ma non cancellano una prestazione generale positiva. Dobbiamo continuare a lavorare, fare un passo alla volta e mettere ancora più impegno e determinazione».
Al fianco dell’allenatore, anche il direttore generale Raffaele Vrenna ha voluto esprimere la sua posizione con fermezza e serenità: «Siamo consapevoli e soddisfatti del lavoro fatto nell’allestimento della squadra, del lavoro del mister e dell’impegno dei ragazzi. Il calcio è così: i dati del FVS sono chiari e andrebbero analizzati in altre sedi, ma dobbiamo restare sereni».
Il dirigente rossoblù ha poi ribadito l’impostazione del progetto societario: «Non siamo nati per vincere il campionato. I risultati del girone dimostrano che non è facile per nessuno, nemmeno per chi — come il Trapani — ha costruito con budget doppi al nostro. Noi stiamo lavorando con il criterio della sostenibilità».
Infine, Vrenna ha confermato la piena fiducia in Longo, chiarendo anche la situazione legata a Ricci, rimasto fuori lista. Il messaggio è chiaro: il Crotone non intende snaturarsi, ma proseguire nel proprio percorso con equilibrio e continuità, cercando di trasformare le difficoltà in nuovi punti di partenza.