Daniele Lavia operato alla mano: addio Mondiale, Trento resta senza il suo uomo chiave
Lo schiacciatore originario di Corigliano si è infortunato in allenamento con la Nazionale: intervento riuscito, ma stop lungo. Italia e Itas perdono un protagonista
Un post su Facebook, poche righe e un’emoji che raccontano molto più di un comunicato. “Operazione alla mano andata molto bene . Un passo importante per tornare presto in campo e poter combattere insieme ai miei compagni. Grazie di cuore a tutti per i messaggi, il supporto e l’affetto… non sapete quanto contino in questi momenti. Un grazie speciale al Dott. Massimo Corain, al Dott. Mattia Giardini e a tutta la loro equipe per la disponibilità e la professionalità”.
Così Daniele Lavia, schiacciatore della Nazionale e di Trentino Volley, ha voluto rassicurare i tifosi dopo l’intervento chirurgico subìto all’Ospedale Borgo Trento di Verona. Lavia sorride e guarda già avanti. Ma la verità è che il colpo è stato pesante: non ci sarà al Mondiale nelle Filippine (12-28 settembre), appuntamento che l’Italia campione in carica stava preparando con grandi ambizioni. Il dramma sportivo si è consumato durante un normale allenamento con la Nazionale.
Una pallonata, un contrasto, quel gesto che per lui è routine da anni, si è trasformato in un dolore immediato e in una diagnosi senza scampo. Il comunicato diffuso dalla Federazione e dal club non lascia margini: “Lo schiacciatore Daniele Lavia ha riportato la frattura scomposta pluriframmentaria, con associate lesioni tendinee, sia del quarto sia del quinto dito della mano destra. Il giocatore è stato sottoposto nel pomeriggio odierno ad intervento chirurgico di riduzione, stabilizzazione ossea e sutura tendinea presso l’Ospedale Borgo Trento di Verona dal Primario Dottor Massimo Corain”. In altre parole: un trauma da schiacciamento grave, che obbliga a un percorso lungo di recupero.
L’intervento e il decorso
Dal punto di vista medico, l’operazione è stata definita “tecnicamente riuscita”. La Federvolley lo ha precisato: “L’intervento di ricostruzione osteotendinea e dei tessuti molli della mano è tecnicamente riuscito, l’arto è stato immobilizzato con tutore dedicato e il giocatore potrà iniziare il percorso riabilitativo tra due settimane circa”.
Una strada obbligata che richiederà pazienza e disciplina, due qualità che non mancano a Lavia. Il suo post social lo conferma: l’umore è quello di chi non vuole piangersi addosso, ma mettere già in conto le tappe verso il rientro.
Il primo verdetto sportivo è amaro: niente Mondiale. Un’assenza pesantissima per la squadra di Ferdinando De Giorgi, che dovrà rinunciare a una delle sue certezze in posto 4. Lavia, classe 1999, di Corigliano Rossano, è diventato negli ultimi anni un pilastro della Nazionale. Era stato protagonista nell’Europeo vinto nel 2021, nella Nations League appena chiusa con un secondo posto di prestigio, e nel titolo mondiale di Katowice 2022. Giocatore equilibrato, solido, capace di dare continuità e carattere nei momenti più delicati. La sua esclusione, inevitabile, cambia le gerarchie della squadra azzurra proprio alla vigilia della rassegna più attesa. L’Italia si presenterà comunque da campione in carica, ma con una ferita aperta.
L’uomo dietro l’atleta
Al di là delle dinamiche tecniche ed economiche, resta la storia personale. A 25 anni, nel pieno della carriera, Lavia deve fermarsi. Eppure il tono del suo messaggio è tutto fuorché rassegnato. Ringrazia i medici, sottolinea il sostegno ricevuto, mette subito davanti il futuro. Un atteggiamento che racconta bene il suo profilo: un ragazzo silenzioso, abituato a costruire passo dopo passo. Non è mai stato il giocatore delle copertine facili, ma quello che tiene insieme il gruppo, che regge i momenti di pressione. È anche per questo che i tifosi lo sentono vicino e hanno riempito i social di messaggi di incoraggiamento.
Sul piano sportivo, i tempi di recupero restano incerti. L’intervento ha risolto la parte più complessa, ma la riabilitazione dirà quanto servirà per rivederlo in campo. Di certo il Mondiale è perso. Per il campionato e la Champions con Trento, i prossimi mesi saranno decisivi. Il club dovrà valutare come coprire il vuoto, mentre la Nazionale inizierà un percorso di adattamento forzato. Il volley azzurro, che aveva trovato in Lavia uno dei suoi riferimenti più stabili, dovrà cercare nuove soluzioni.