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21/08/2025 ore 14.36
Sport

Dilettanti, l'Atletico Maida pronto a ripartire. Saladino: «Rosa costruita solo con elementi che conoscevamo»

Le parole del neo tecnico giallorosso: «Il livello del girone B si è alzato, basti pensare ai giocatori delle varie squadre»

di Vincenzo Primerano

Manca ancora qualche piccolo ritocco al nuovo vestito dell'Atletico Maida, ma sono davvero le ultime cuciture per poter affrontare così la prossima stagione nel campionato di Promozione B. Il club giallorosso ha lavorato bene sul mercato, mantenendo innanzitutto l'ossatura della scorsa annata e aggiungendo tasselli funzionali al progetto. Un mercato inoltre oculato e preciso, portato avanti dal nuovo duo. il tecnico Giuseppe Saladino e il direttore sportivo Marco Foderaro.

Un nuovo percorso

Proprio il neo-tecnico ha parlato, in esclusiva ai microfoni di LaC News24: «Siamo una squadra giovane, inoltre abbiamo preferito mantenere il blocco solido che aveva già l'Atletico Maida lo scorso anno. A ciò abbiamo aggiunto giovani di valore e di prospettiva, peraltro tutti profili che già conoscevamo sia io che il ds Foderaro, dunque mirati».
Ambizioni e campionato: «Rispetto agli ultimi anni, il girone B devo dire che è molto competitivo, poiché molti giocatori di Eccellenza e Serie D sono scesi in Promozione. Anche gli Under sono di livello perché molti giocavano nelle Juniores nazionali. Ci sono rose altamente attrezzate come Val Gallico, Gioiosa Ionica, San NicolaChiaravalle-Soverato, Deliese, Bovalinese.

Un calcio dilettantistico malato

Un'estate che ha anche portato alle tristi rese di club blasonati come Locri e San Luca e alle gravi difficoltà del Cittanova, per un calcio dilettantistico sempre più malato. Anche in questo mister Saladino ha un suo pensiero: «Se si fa attenzione, le difficoltà palesate sono sorte a tutte le società che sono retrocesse dalla Serie D, perché quest'ultimo è un campionato dispendioso e senza entrate economiche. Si fanno degli sforzi enormi solo per salvare la categoria. A ciò si deve aggiungere anche il fatto che in Calabria non c'è un'economia forte e, contemporaneamente, è aumentata anche la richiesta dei giocatori che percepiscono uno stipendio esoso. Su questo l'Atletico Maida non ha mai dato neanche l'intenzione e non ha partecipato ad alcuna asta per giocatori. Il budget di partenza era uno e, anzi, si è cercato anche di non sforarlo».