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02/12/2025 ore 09.20
Sport

Il difensore del Catanzaro Antonini a LaC: «Subiamo qualche gol in più perché giochiamo spesso sui duelli»

Il brasiliano spiega le ragioni delle reti incassate dai giallorossi, sottolineando come lo stile di gioco aggressivo sui duelli possa generare qualche disattenzione difensiva

di Vincenzo Primerano

Torna al successo il Catanzaro che, nella quattordicesima giornata del campionato di Serie B, batte 3-2 la Virtus Entella grazie a una grande prestazione ed entra in zona play off. Anche di questo se ne è parlato a 11 in Campo, il format di LaC TV condotto da Maurizio Insardà, in onda ogni lunedì.

Parla Antonini

Oltre agli ospiti fissi Giampaolo Cristofaro e Giuseppe Ursino, per la puntata in questione era presente anche il difensore Matias Antonini. Il ventisettenne di Porto Alegre è uno dei più longevi della squadra, considerando che questo è il suo terzo campionato giallorosso. Tre anni con tre allenatori per lui: «Ho lavorato sia con Vivarini, sia con Caserta e Aquilani. Per i giocatori è facile parlare degli allenatori: se giocano, li esaltano; se non giocano, allora devono cambiare. Io invece posso dire che tutti e tre mi hanno insegnato qualcosa, sia a livello caratteriale sia tattico».

Tornando alla sfida contro la Virtus Entella e, nello specifico, al rigore che capitan Iemmello ha fatto battere a Pontisso: «Iemmello ha qualità da leader, ma lo ha lasciato calciare a Pontisso poiché calcia bene e gli ha affidato il penalty. In carriera ne ho calciati anche io, ma in rosa ci sono persone più brave di me».

Da anni ormai Antonini gioca in Italia, ecco chi sono stati i difensori brasiliani che lo hanno ispirato: «Tanti difensori brasiliani sono venuti a giocare in Italia, portando le proprie qualità e unendole a quelle prettamente difensive italiane. Io ho sempre guardato a difensori come Thiago Silva o Lúcio».

Infine, Antonini chiarisce perché i giallorossi subiscono parecchi gol: «Prendiamo tante reti perché molto spesso giochiamo sui duelli e sull’uno contro uno, questo forse ci porta a concedere un po’ di più».