Serie D, derby amaro per la Reggina: il Messina vince 1-0 al “Franco Scoglio”
La squadra di Trocini gioca un buon avvio ma paga caro un calo di concentrazione e una dose di sfortuna. La traversa di Ferraro nel secondo tempo grida vendetta, ma i giallorossi esultano con Roseti
La Reggina cade ancora e lo fa nel modo più doloroso perdendo il derby dello Stretto. Al “Franco Scoglio” di Messina, nella settima giornata del girone I di Serie D, gli amaranto di Trocini escono sconfitti 1-0, al termine di una gara che ha premiato la maggiore determinazione e concretezza dei giallorossi.
Trocini conferma il suo 4-3-3, affidandosi a Lagonigro tra i pali e alla difesa composta da Gatto, Blondett, Girasole e Fomete. In mediana agiscono Correnti, Mungo e Porcino, mentre in avanti spazio al tridente formato da Grillo, Ferraro e Di Grazia. Dall’altra parte, il tecnico Romano schiera un 3-5-2 ordinato e compatto, con Sorrentino in porta, De Carlo, Trasciani e Clemente in retroguardia, Maisano e Orlando sulle corsie esterne, e la coppia Roseti-Touré a guidare l’attacco.
La Reggina parte bene e all’8’ sfiora il vantaggio con Girasole, il cui colpo di testa viene salvato sulla linea da un difensore del Messina. Ma al 17’ arriva la doccia fredda: sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Tesija, Roseti svetta di testa e batte Lagonigro per l’1-0. Il gol spezza l’equilibrio e cambia l’inerzia della gara. Il Messina prende fiducia e gioca con coraggio, mentre la Reggina si disunisce, incapace di reagire con lucidità. Nel finale di primo tempo ci prova Porcino con un destro preciso, ma Sorrentino vola e devia in angolo.
Nella ripresa Trocini tenta la scossa inserendo Edera, Barillà, Palumbo e Pellicanò, ma la musica non cambia. Gli amaranto faticano a trovare spazi e idee, mentre il Messina difende con ordine e riparte con intelligenza. L’occasione più grande per la Reggina arriva al 78’: Ferraro libera un destro potente che si stampa sulla traversa, rimbalza sulla linea e termina fuori. Un episodio che fotografa perfettamente la giornata degli amaranto, sfortunati ma anche poco incisivi.
Nel finale entra anche Zenuni, ma l’assalto disperato non produce effetti. Dopo sei minuti di recupero, il triplice fischio sancisce la vittoria del Messina, che esplode di gioia per un successo dal valore non solo sportivo ma anche simbolico.