Serie D, il focus sulle calabresi con mister Claudio Morelli: «Reggina squadra da battere, alla Vibonese manca qualcosa»
Il tecnico sulla sua ex squadra: «Il Sambiase si è mosso bene sul mercato». E poi: «La Vigor Lamezia non farà il ruolo della comparsa»
Tra una settimana partirà ufficialmente la prossima stagione, con l'avvento della Coppa Italia e dunque con qualcosa in palio. Tutte sono dunque ai nastri di partenza per quel che riguarda il campionato di Serie D (girone I), tra ambizioni e voglia di rivalsa. Gerarchie inoltre rimescolate, anche perché il girone I è profondamente cambiato rispetto allo scorso anno, in relazione alle squadre partecipanti. Le quattro calabresi (Reggina, Vigor Lamezia, Sambiase e Vibonese) cercheranno dunque di sgomitare per obiettivi importanti, a seconda delle loro ambizioni.
Reggina tra le favorite
Tra chi ha primeggiato, con merito, nella scorsa stagione è stato Claudio Morelli. L'ex tecnico giallorosso (attualmente svincolato) è riuscito infatti a portare il Sambiase neopromosso nella ristretta cerchia dei play off, tenendo testa a squadre certamente organizzate e affermandosi nel panorama interregionale. Un allenatore che certamente sa come si vince avendolo già fatto sulla panchina della Promosport, portandola nel campionato di Eccellenza, e poi appunto con il Sambiase centrando la promozione in Serie D.
Proprio il tecnico dunque, in esclusiva ai microfoni di LaC News24, si è espresso sul campionato che sta per nascere e con un focus sulle quattro calabresi: «Io credo che quest'anno sia un campionato ancora più avvincente. Vedo innanzitutto bene la costruzione della Reggina, dal momento che ha messo su una rosa competitiva e ha migliorato quei punti che chiedevano di essere migliorati. Sono convinto che sia la squadra da battere. Tra le antagoniste che potrebbero insidiare il cammino della compagine amaranto ci sono Gelbison e Savoia, ovvero le due new entry, ma occhio ai vari Nissa, Gela, Nuova Igea Virtus e Acireale».
Le altre tre calabresi
Ognuno con le proprie ambizioni invece le altre tre tre calabresi: Sambiase, Vigor Lamezia e Vibonese. Il tecnico parte innanzitutto dalla sua ex squadra: «Credo che il Sambiase abbia fatto un buon mercato, poiché ha puntellato dove doveva puntellare. E poi questo club parte da una grossa struttura tecnica e societaria, di conseguenza penso possa raggiungere tranquillamente la salvezza che al momento è l'obiettivo primario».
Leggermente diverso il capitolo Vibonese: «Ha cambiato tanto e quando cambi così è sempre un'incognita. Innanzitutto il ritiro in Sicilia è servito molto per quel che riguarda la conoscenza degli uomini e delle loro peculiarità, ma nel complesso io penso che la Vibonese abbia qualcosa in meno rispetto allo scorso anno, ma poi come sempre l'ultimo giudice è sempre il campo».
Infine la Vigor Lamezia: «Devo dire che suscita curiosità poiché è una squadra rinnovata e con pochi elementi dello scorso anno. Inoltre la piazza di Lamezia è molto esigente dal momento che ha un blasone importante e, per questo, sono sicuro che non si accontenterà di fare la comparsa».
Un calcio dilettantistico malato
Chiuso il capitolo Serie D, una piccola parentesi la merita un calcio dilettantistico sempre più malato e che, nel corso di questa estate, ha visto le tristi rese di Locri e San Luca e le (attuali) gravi difficoltà del Cittanova. Insomma, una piaga sportiva che si sta allargando a macchia d'olio. Ecco allora che Morelli cerca di trovare possibili cause ed eventuali soluzioni: «Il calcio dilettantistico sta avendo una forte regressione, come dimostrano le difficoltà di molte squadre blasonate. Ciò forse è dovuto anche al fatto che si vuole fare il passo più lungo della gamba. Si possono anche vincere i campionati, ma se non c'è dietro una struttura societaria solida, si rischia di diventare una meteora. Bisogna fare un passo indietro e abbassare le pretese, anche economiche».