Sofiota-Polisportiva Firmo: in Calabria il derby d’Arberia che fa scuola di fairplay e di radici italo-albanesi
Le comuni origini albanesi sono uno spunto in più per seguire le vicende di squadre che giocano davanti a un pubblico festoso e che al termine del match festeggiano insieme
di Massimo Maneggio
Il calcio dilettantistico offre situazioni abbastanza curiose, in Calabria in questa stagione si continuano a giocare diversi derby tra paesi di origini albanesi. Sono spesso gare ricche di agonismo, carica, determinazione e, non così raramente, si cambia anche registro linguistico per non fare capire le indicazioni tattiche agli avversari. Uno di questi incontri si è tenuto domenica nell’impianto comunale “Stangò” di Santa Sofia d’Epiro, vedendo in campo i padroni di casa del Sofiota contro la Polisportiva Arberia di Firmo.
Due mondi a confronto, due modi simili di intendere il calcio, fatto di sacrificio e passione, ma – soprattutto – si guarda a come mantenere in vita società che servono a creare delle forme di aggregazione. Da una parte si affrontano le trasferte quasi come una sorta di impegno canonico, la domenica resta ancora un giorno speciale per quanti, abituati ai rituali del giorno di festa, sanno come un pranzo conviviale e un pomeriggio di sport sia l’ideale per ricaricarsi in vista della settimana lavorativa.
Guardando ai padroni di casa, la passione intorno al calcio è ciò che muove dirigenti e calciatori della Sofiota, un club tornato in attività dopo qualche anno di stop (il club aveva militato anche in Prima Categoria) e ora ha l’obiettivo di diventare un punto di riferimento calcistico nella zona, allargando il suo mirino nei confini.

Con un club di giovani da mettere in primo piano, ma soprattutto formato da tanti ragazzi del territorio, si cerca di andare avanti facendo della squadra un punto di riferimento anche del paese. Prima dello svolgimento delle gare interne, i bambini sono coinvolti nello scendere in campo insieme ai calciatori, in paese si colleziona… l’album delle figurine del Sofiota, e a loro spesso vengono dedicati disegni e cartelloni dai più piccini.
Un’isola felice o quasi del panorama calcistico, considerando anche come fare risultato allo “Stangò” per le squadre avversarie sia molto difficile. Un po’ anche per condizioni climatiche non di certo tenere nel periodo autunnale - invernale, alcuni match sono disputati praticamente con temperature spesso vicine allo zero e un vento a tagliare la faccia (anche restare fermi sulle tribune diventa un’impresa stoica), ma a prevalere su tutto è l’amore incondizionato verso lo sport. Clima freddo ma pubblico caloroso, spesso si riscalda con un bicchiere di vino sugli spalti e non è insolito vedere mamme e fidanzate a bordo campo, anche per potersi regolare meglio sull’umore dei propri cari.

I risultati stanno sorridendo decisamente al team di casa come nell’ultimo turno di Terza Categoria, per il girone A nel raggruppamento di Rossano. Il Sofiota ha sconfitto la squadra di Firmo per 4-1, tripletta di Feraco e gol di Paffile per i locali, gol ospite realizzato da Xhaxhaj per il provvisorio punto del 2-1. In classifica, il gruppo di Santa Sofia d’Epiro insegue il Terranova da Sibari, capolista del girone mentre la Polisportiva Arberia occupa la terz’ultima posizione.
Il terzo tempo resta sempre garantito, non è raro vedere le squadre impegnate in qualche banchetto post gara o, comunque, una bevuta in gruppo non si nega di certo: si chiude in sintonia, è il bello dello sport e della vita.