Un omaggio alla Calabria durante la Maratona di Parigi: con la maglia dell’Acri Calcio per onorare le radici della madre
Kevin, nato in Francia ma figlio di una donna calabrese, ha scelto di indossare con orgoglio la maglietta rossonera dei “Lupi silani” e posare davanti all’Arco di Trionfo: «Un pensiero a tutta la mia famiglia in Italia»
di Francesco Roberto Spina
Si è corsa domenica 13 aprile la Maratona di Parigi e in un mare di oltre 55.000 corridori, provenienti da ogni parte del mondo, c’era anche un pizzico di Calabria, rappresentata da Kevin Chaves, 28enne nato in Francia ma figlio di una donna di Acri, nel cosentino.
«È stata la mia prima maratona – di dice Kevin –. Un bellissimo regalo di compleanno offerto dai miei amici». I 42 km del percorso sono stati conclusi dal 28enne con un tempo di 3h20’11: «Obiettivo raggiunto – commenta Kevin – . Per essere la prima maratona, è fantastico! E soprattutto era una gara impegnativa, con un dislivello positivo di 269 metri. Con 3 mesi di preparazione (circa 600 km percorsi) e con un problema al ginocchio fin dall’inizio, sono soddisfatto e ciò dimostra che, se si vuole, si può.»
Nonostante sia nato e cresciuto in Francia, il legame con il paese d’origine della madre non si è infatti mai affievolito. Anzi, è diventato parte della sua identità. Ecco allora che Kevin ha voluto portare con sé un pezzo di Calabria, con il simbolo dei “Lupi acresi” sul petto. «I miei nonni sono originari di Acri: Assunta De Bernado ed Ernesto Gaccione. Fin da piccolo sono venuto spesso a passare le vacanze con loro per vedere la famiglia. E l’estate scorsa – ci dice –, mi è stata regalata la maglietta dell’Acri Calcio. Quindi, per fare un piccolo omaggio alla persona che me l’ha donata: foto obbligatoria davanti all’Arco di Trionfo con la medaglia della maratona! E soprattutto, un pensiero a tutta la mia famiglia in Italia». La foto postata da Kevin sui social ha fatto il giro della comunità acrese, suscitando un pizzico di orgoglio.