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18/04/2025 ore 21.19
Economia e Lavoro

L’alta velocità «deve passare da Tarsia» e la Provincia «concluda la sp 197 della diga»: l’appello di Zona 17

VIDEO | Angelo Broccolo rilancia il ruolo strategico della Sibaritide: «Due terzi del reddito calabrese si producono qui, ma restiamo isolati»

di Matteo Lauria

«Rispetto per tutte le realtà della Calabria, ma è la Sibaritide la polpa economica più significativa». A parlare è Angelo Broccolo, già presidente dell’assemblea di Sinistra Italiana, portavoce del Movimento Zona 17, che torna a puntare i riflettori sulle grandi opere mancate e sulle scelte che rischiano di tenere bloccata l’intera area ionica.

L’occasione è il dibattito attorno al passaggio dell’alta velocità, che secondo Broccolo deve necessariamente passare da Tarsia, come snodo chiave per collegare Cosenza, la Sibaritide e tutto il versante ionico al resto del Paese. «I due terzi del reddito prodotto in Calabria arrivano da qui. Non lo diciamo per vantarci, ma perché vogliamo essere il traino anche delle altre zone. Però se ci si nega l’accesso rapido al resto d’Italia, restiamo al palo. Senza collegamenti adeguati, tutto questo resta un sogno».

Broccolo non si limita alla denuncia. Anche sulla strada provinciale 197 “della Diga di Tarsia” che collega la Valle del Crati alle porte di Corigliano Rossano, lancia un appello preciso alla presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro: «Questa è un'infrastruttura essenziale per tutta la provincia». Il Movimento Zona 17 insiste sulla necessità di invertire la rotta: «La Calabria è piena di incompiute, dagli ospedali alle strade. Ma qualcosa dobbiamo pur cominciare a fare. Abbiamo creato questo movimento proprio per rompere questa logica di rassegnazione. Non chiediamo privilegi, ma risposte. Non vogliamo essere trattati da sudditi ma da cittadini». Broccolo ribadisce la volontà di collaborare con le istituzioni: «Non vogliamo lo scontro, vogliamo capire. Vogliamo sapere perché una tratta come questa resta bloccata da decenni. E vogliamo essere ascoltati, perché la Sibaritide ha molto da dire e da dare».