Pierluigi Caputo: «Forza Italia è ormai un partito del Sud. La Calabria protagonista del rilancio nazionale»
Il rieletto (con 14.791 preferenze) consigliere regionale plaude alla crescita del partito e rilancia: «Grazie a Occhiuto e Cannizzaro abbiamo costruito una squadra unita e concreta». E sulla sanità dice: «È ora di liberarsi della camicia di forza del commissariamento»
L'intervista a Pierluigi Caputo, eletto consigliere regionale nella lista “Occhiuto Presidente” con 14.791 preferenze, curata da Pier Paolo Cambareri per "Dentro la Notizia", ha offerto una panoramica chiara sulle ambizioni e le priorità del partito azzurro all'indomani della schiacciante riconferma del centrodestra alla guida della Regione Calabria.
Caputo, forte di una performance personale notevole (un incremento di oltre 3.200 preferenze rispetto al 2021), ha proiettato la discussione subito sui dossier più urgenti, quelli cioè che riguardano la sanità e la necessità di creare nuove opportunità per i giovani. Caputo ha subito rivendicato l'ottimo risultato elettorale come frutto di un «grande lavoro di squadra» e di una «sana competizione interna alla coalizione» animata da una vitalità sorprendente e smentendo le previsioni di ridimensionamento post-Berlusconi.
«Ormai Forza Italia è un partito del Sud» ha dichiarato, sottolineando il ruolo fondamentale di protagonista giocato dalla Calabria e dalla sua classe dirigente. L'esponente ha lodato la leadership del Presidente Occhiuto e del coordinatore regionale Francesco Cannizzaro, definendolo «straordinario e capace di tradurre le vere esigenze del territorio».
La presenza e l'impegno diretto del leader nazionale Antonio Tajani in campagna elettorale sono stati interpretati come la conferma della forte vicinanza del governo centrale e del partito alla realtà calabrese. Il tema della Sanità ha dominato gran parte dell'intervista. Forte della promessa della presidente del Consiglio Giorgia Meloni di chiudere il capitolo del commissariamento, Caputo ha espresso grande fiducia: «L'uscita dal commissariamento è come liberarsi di una camicia di forza che ha tenuto bloccato tutta una serie di servizi. Oggi finalmente tutte le aziende sanitarie e ospedaliere della regione hanno chiuso i bilanci, cosa che fino a qualche anno fa era utopia».
Cannizzaro (Fi) parla da “signore della politica”: «Il leader detta la linea ma i risultati li porta la squadra»Il punto di ripartenza per la nuova legislatura regionale sarà la ripresentazione e l'approvazione della proposta di legge per la trasformazione dell'Azienda Ospedaliera di Cosenza in Azienda Ospedaliera Universitaria. Caputo ha voluto sgombrare il campo da ogni timore campanilistico legato all'istituzione del Policlinico a Rende, garantendo che l'ospedale Annunziata «rimane dov'è, rimarrà a servizio dei cittadini» con l'obbiettivo di non smantellare ma «guadagnare un altro presidio ospedaliero» per rafforzare l'offerta sanitaria dell'intera area.
Caputo è tornato anche su una delle sue iniziative legislative più dibattute, proporre l'istituzione della Città Unica nell'area bruzia. Nonostante il risultato referendario (che vide prevalere il No), l'esponente di Forza Italia non considera la questione chiusa. «Al di là dei dati, all'astensionismo, però si è svolto, si è celebrato finalmente un referendum su un argomento molto importante. Poi vedremo con le amministrazioni locali quale potrebbe essere il percorso più giusto» ha affermato, rimarcando fortemente che l'area urbana ha un bisogno vitale di servizi rafforzati. Sull'emergenza giovanile e lo spopolamento, il neoeletto consigliere ha posto l'accento sulla creazione di opportunità concrete, contrapponendosi implicitamente alle logiche assistenzialistiche individuando due possibili soluzioni: pensare innanzitutto a creare posti di lavoro attraverso concorsi pubblici rendendoli stabili e di qualità, Caputo ha citato le 5.000 assunzioni tra sanità e concorsi regionali «gestiti dal Formez con massima trasparenza»; non di minore importanza sarà attrarre investitori, lavorare quindi sul tessuto produttivo per sedurre grandi imprese e multinazionali.
«Abbiamo bisogno di far innamorare tanti imprenditori che guardano la Calabria con curiosità», ha concluso, lanciando però un invito alle amministrazioni locali che devono collaborare e non creare ostacoli burocratici.