Gioffrè: «Per la sanità italiana la Calabria è un bancomat»
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«Abbiamo perso la sanità perché siamo in Piano di rientro: il Piano di rientro è una macelleria sociale». Santo Gioffrè, già commissario straordinario dell’Asp di Reggio Calabria, ha denunciato per primo lo scandalo dei doppi pagamenti della sanità. Oggi ha un nuovo libro in uscita sul disastro sanitario calabrese: si intitola Tutto pagato, il saccheggio della sanità calabrese raccontato da chi l’ha scoperto. Il medico ed ex manager, ospite del format di LaC Tv Buongiorno in Calabria, ricorda che per il mancato pagamento dei debiti nel 2009 «il governo ha preso e mandato i commissari per accentrare su di sé questo meccanismo. Siamo entrati insieme a dieci regioni nel piano di rientro: c’erano anche Piemonte e Lazio. Ma le altre Regioni hanno messo a posto i conti entro tre anni, noi dopo 16 anni non vediamo la luce, non usciamo perché è un meccanismo creato apposta. Io nel mio libro lo spiego benissimo».
La denuncia di Gioffrè è forte: «È un meccanismo creato apposta perché la Calabria è una terra debole da tutti i punti di vista ed è stata trasformata in un bancomat, dove noi forniamo a tutti milioni e milioni di pagamenti e rimaniamo senza sanità».